PREVENZIONE INCENDI. DEIANA:
OPPORTUNA UNA CIRCOLARE ESPLICATIVA
Sulla ormai nota e sottile connessione tra rischio incendi in Sardegna e pulizia delle terre è intervenuto anche Emiliano Deiana, Presidente Anci Sardegna e Sindaco di Bortigiadas, con una lettera indirizzata al Direttore Generale della Protezione Civile e al Direttore del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna.
PROBLEMATICA
Il problema è che dalle disposizioni emanate dapprima dal governo, e successivamente dalla regione, appare non chiara l'interpretazione da dare in merito alle attività di pulizia dei terreni e dei luoghi più sensibili che nonostante l'emergenza COVID-19 potrebbero comportare un drastico incremento del pericolo ingendi durante tutta l'imminente stagione calda alle porte. Come noto l'attività principale per contrastare il pericolo incendi è data dalla prevenzione, che avviene attraverso uno scrupoloso lavoro portato avanti da Comuni e da singoli cittadini. Le attività di pulitura attualmente, secondo una interpretazione più diffusa, vedono ferme così come i singoli cittadini ai quale compete la responsabilità normativa e penale della pulizia delle terre e, su questi, l'obbligatorietà da parte dei comuni di vigilanza sul rispetto delle prescrizioni. Inoltre, fatte salve le aziende che possono contare sui propri dipendenti che possono spostarsi per motivi lavorativi, ad ogni privato proprietario terriero al quale compete l'obbligo della pulizia è data la possibilità di spostamento nella propria campagna ma da solo. La pulizia delle terre, tuttavia, non può esser portata avanti da soli oltre che per la fatica sopratutto per la sicurezza: è infatti sconsigliato l'utilizzo di strumenti, come decespugliatori e similari, da soli. Sull'argomento era già intervenuto, ieri, il consigliere Regionale Roberto Li Gioi con una interrogazione che sulla tematica ha subito trovato pareri favorevoli da tutte le forze politiche.
SOLUZIONE
Una soluzione potrebbe, pertanto, essere quella proposta dal Presidente Anci Sardegna Emiliano Deiana, che chiede di "chiarire se sono autorizzabili le attività di prevenzione antincendio in capo ai Comuni, quali pulizia cunette, fasce parafuoco, cantieri verdi ecc." specificando che sarebbe "opportuna una circolare esplicativa e un indirizzo interpretativo unitario".
Deiana conclude la missiva ricordando che sarebbe ancor di più necessario un intervento presso l'Agenzia Forestas al fine di far riprendere al più presto le attività lavorative.
Segue la lettera:
PROBLEMATICA
Il problema è che dalle disposizioni emanate dapprima dal governo, e successivamente dalla regione, appare non chiara l'interpretazione da dare in merito alle attività di pulizia dei terreni e dei luoghi più sensibili che nonostante l'emergenza COVID-19 potrebbero comportare un drastico incremento del pericolo ingendi durante tutta l'imminente stagione calda alle porte. Come noto l'attività principale per contrastare il pericolo incendi è data dalla prevenzione, che avviene attraverso uno scrupoloso lavoro portato avanti da Comuni e da singoli cittadini. Le attività di pulitura attualmente, secondo una interpretazione più diffusa, vedono ferme così come i singoli cittadini ai quale compete la responsabilità normativa e penale della pulizia delle terre e, su questi, l'obbligatorietà da parte dei comuni di vigilanza sul rispetto delle prescrizioni. Inoltre, fatte salve le aziende che possono contare sui propri dipendenti che possono spostarsi per motivi lavorativi, ad ogni privato proprietario terriero al quale compete l'obbligo della pulizia è data la possibilità di spostamento nella propria campagna ma da solo. La pulizia delle terre, tuttavia, non può esser portata avanti da soli oltre che per la fatica sopratutto per la sicurezza: è infatti sconsigliato l'utilizzo di strumenti, come decespugliatori e similari, da soli. Sull'argomento era già intervenuto, ieri, il consigliere Regionale Roberto Li Gioi con una interrogazione che sulla tematica ha subito trovato pareri favorevoli da tutte le forze politiche.
SOLUZIONE
Una soluzione potrebbe, pertanto, essere quella proposta dal Presidente Anci Sardegna Emiliano Deiana, che chiede di "chiarire se sono autorizzabili le attività di prevenzione antincendio in capo ai Comuni, quali pulizia cunette, fasce parafuoco, cantieri verdi ecc." specificando che sarebbe "opportuna una circolare esplicativa e un indirizzo interpretativo unitario".
Deiana conclude la missiva ricordando che sarebbe ancor di più necessario un intervento presso l'Agenzia Forestas al fine di far riprendere al più presto le attività lavorative.
Segue la lettera: