SALVARE L'ESTATE, ALCUNE IDEE
OPERATORI IN RITARDO SULLA PREPARAZIONE DELLA STAGIONE. SI PENSA A STRUTTURE AMOVIBILI
La riapertura delle strutture turistiche non è più solo un desiderio o una idea, bensì una realtà che si unisce alla necessità di scongiurare un disastro sociale che, specialmente in Sardegna ed in Gallura, può avere effetti tremendi sull'economia locale e, per trascinamento, sulla società.
In Gallura sono migliaia i nuovi disoccupati, che si aggiungono ai numeri già precedentemente elevati. Analizzando soltanto la situazione Olbiese, da Gennaio ad Aprile sono oltre 6 mila i nuovi disoccupati soltanto dell'ambito turistico. Va considerato che Olbia, da sola, rappresenta la locomotiva economica della Gallura e sono centiania i Galluresi che vivono grazie al lavoro stagionale allo stato attuale chiuso; a questi 6 mila nuovi disoccupati (rispetto al 2019) si aggiungono infatti tutti quelli dei paesi spesso dell'entroterra Gallurese.
Questa necessità di riaprire si sposa con la necessità di rispettare quelle che saranno le prescrizioni sanitarie, che prevederanno nell'ottica della convivenza con questo virus per molti altri mesi, la necessità di adottare misure idonee a rispettare il distanziamento sociale.
In Gallura sono migliaia i nuovi disoccupati, che si aggiungono ai numeri già precedentemente elevati. Analizzando soltanto la situazione Olbiese, da Gennaio ad Aprile sono oltre 6 mila i nuovi disoccupati soltanto dell'ambito turistico. Va considerato che Olbia, da sola, rappresenta la locomotiva economica della Gallura e sono centiania i Galluresi che vivono grazie al lavoro stagionale allo stato attuale chiuso; a questi 6 mila nuovi disoccupati (rispetto al 2019) si aggiungono infatti tutti quelli dei paesi spesso dell'entroterra Gallurese.
Questa necessità di riaprire si sposa con la necessità di rispettare quelle che saranno le prescrizioni sanitarie, che prevederanno nell'ottica della convivenza con questo virus per molti altri mesi, la necessità di adottare misure idonee a rispettare il distanziamento sociale.
Bocciate le pareti in plastica, prendono sempre più forma le idee rappresentate in foto, riprese da Ansa e Skytg24; sono cupole removibili addirittura con doccia interna, eleganti, leggere, non costose per gli stabilimenti balneari, ombreggianti ma con la possibilità di areazione e il rispetto delle distanze sociali. Il dibattito è solo all'inizio, ma questa idea vede sempre più apprezzamenti tra gli addetti ai lavori ma anche da parte dei futuri ed eventuali ospiti.
Va tuttavia rilevato il problema dei trasporti, in Sardegna; con navi che sentiranno meno il problema delle distanze, grazie alla presenza di cabine e del fatto che lo spostamento in cabina coinvolge conviventi per i quali lo distanziamento non si applica, ma con aerei costretti a viaggiare mezzi vuoti (o mezzi pieni veda il lettore). Raddoppiare le corse, o viaggiare con metà delle persone, può incrementare i costi per il passeggero raddoppiando il costo del movimento per le compagnie aeree. Fatte salve le questioni riguardanti i trasporti, c' da organizzarsi, e subito, per accogliere coloro che potranno giungere nelle coste Galluresi nei prossimi mesi.
Va tuttavia rilevato il problema dei trasporti, in Sardegna; con navi che sentiranno meno il problema delle distanze, grazie alla presenza di cabine e del fatto che lo spostamento in cabina coinvolge conviventi per i quali lo distanziamento non si applica, ma con aerei costretti a viaggiare mezzi vuoti (o mezzi pieni veda il lettore). Raddoppiare le corse, o viaggiare con metà delle persone, può incrementare i costi per il passeggero raddoppiando il costo del movimento per le compagnie aeree. Fatte salve le questioni riguardanti i trasporti, c' da organizzarsi, e subito, per accogliere coloro che potranno giungere nelle coste Galluresi nei prossimi mesi.
Segue sull'argomento l'intervento di Claudio Maurelli - Segretario Regionale Federbalneari Sardegna che troverete anche dentro l'articolo:
"Federbalneari sardegna sta lavorando a stretto contatto con il Governo Nazionale e con l'OMS, per poter fornire il prima possibile le indicazioni quanto mai più precise alla stessa Regione Sardegna ed al comparto balneare Sardo. Dall'ultima conferenza skype avvenuta con le parti Governative, giovedì 23 aprile, si è convenuti sulla necessità di aprire nel piu breve tempo possibile. Il Governo ha chiesto se il comparto balneare fosse pronto per gestire parte delle spiagge libere in Sardegna e la nostra risposta è stata: ci mettiamo a disposizione, fermo restando che le spiagge in concessione sono una specifica cosa, mentre le spiagge libere prevedono un controllo di ordine pubblico e pubblica sicurezza che i balneari non possono gestire. Potremo fornire attrezzature per i servizi mentre di ordine pubblico e rispetto delle normative sanitarie, (allo studio oggi) se ne dovranno occupare gli organi preposti nelle spiagge e non noi. Siamo a disposizione per tutti gli affiliati. Claudio Maurelli - Segretario Regionale Federbalneari Sardegna"
"Federbalneari sardegna sta lavorando a stretto contatto con il Governo Nazionale e con l'OMS, per poter fornire il prima possibile le indicazioni quanto mai più precise alla stessa Regione Sardegna ed al comparto balneare Sardo. Dall'ultima conferenza skype avvenuta con le parti Governative, giovedì 23 aprile, si è convenuti sulla necessità di aprire nel piu breve tempo possibile. Il Governo ha chiesto se il comparto balneare fosse pronto per gestire parte delle spiagge libere in Sardegna e la nostra risposta è stata: ci mettiamo a disposizione, fermo restando che le spiagge in concessione sono una specifica cosa, mentre le spiagge libere prevedono un controllo di ordine pubblico e pubblica sicurezza che i balneari non possono gestire. Potremo fornire attrezzature per i servizi mentre di ordine pubblico e rispetto delle normative sanitarie, (allo studio oggi) se ne dovranno occupare gli organi preposti nelle spiagge e non noi. Siamo a disposizione per tutti gli affiliati. Claudio Maurelli - Segretario Regionale Federbalneari Sardegna"